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Rumeno

Limba română

Numero di parlanti madrelingua

circa 24 milioni (Romania e Moldavia)

Lingua ufficiale in

Romania, Moldavia, (Transnistria), UE

Lingua minoritaria in

Serbia, Ungheria

Lingua della diaspora

Italia, Spagna, USA, Germania, Regno Unito, Canada, Austria, Francia, Belgio, Portogallo, Cipro, Australia, Irlanda

Alfabeto
Latino, 31 lettere; il cirillico è usato in Transnistria
Casi grammaticali
2
Codice della lingua
ro, rum, ron
Tipologia linguistica
flessiva , pro-drop , SVO
Famiglia linguistica
Indoeuropeo, romanzo
Numero di dialetti
Tra gruppi maggiori (rumeno, meglenorumeno, istrorumeno)

Parola più lunga

silicosi
44 lettere

Parola o frase curiosa

amalgama
parola di 8 lettere con solo una consonante

Introduzione

Il termine "lingua rumena", a volte, è usato in un senso più ampio, per descrivere un gruppo di quattro lingue o dialetti: dacorumeno, arumeno, meglenorumeno, istrorumeno. Il livello di reciproca comprensione tra queste lingue è basso. Provengono dalle lingue romanze del nord e del sud del Danubio prima dell'insediamento le tribù slave. A volte sono denominate come lingue romanze orientali. Quando il termine "lingua rumena" è impiegato in questo senso più ampio, il termine "dacorumeno" è usato per indicare il rumeno propriamente detto.

Storia

Il rumeno proviene dal latino volgare adottato in Dacia nei primi secoli della nostra era. Non conosciamo la storia delle lingue romanze orientali tra i secoli III e lo sviluppo del proto-rumeno nel secolo X, quando la regione cadde sotto l'influenza dell'impero bizantino.

Il rumeno non venne autenticato durante il medioevo e i primi documenti scritti risalgono all'inizio del XVI secolo.

Il documento rumeno scritto più antico è la lettera di Neacșu (1521), scritta in cirillico. l'uso del cirillico (insieme all'alfabeto latino) fu comune fino al 1860 quando venne ufficialmente adottata l'ortografia latina rumena.

Relazione con il moldavo

L'idea che il moldavo sia differente dal rumeno fu propagata fortemente e appoggiata nel periodo della Repubblica Socialista Sovietica di Moldavia (creata nel 1924). Per questo l'alfabeto usato era il cirillico. Nel 1932 l'alfabeto latino divenne ufficiale e venne dichiarato che l'ortografia moldava era uguale a quella del rumeno standard. Nel 1938, l'alfabeto cirillico divenne ufficiale e fu usato dalla Repubblica Socialista Sovietica di Moldavia (includendo Bessarabia annessa alla Romania nel 1940), fino al 1989, quando ancora una volta divenne ufficiale l'alfabeto latino (di nuovo identico a quello rumeno). Nel 1991, il nome della repubblica cambiò da Republica Sovietică Socialistă Moldovenească (Repubblica Socialista Sovietica di Romania) a Republica Moldova (Repubblica di Moldavia). Per questo motivo esistono due diverse denominazioni a seconda della lingua: Moldova e Moldavia.

La regione separatista Transnistria continua ad utilizzare l'alfabeto cirillico e fa riferimento alla sua lingua come moldava.

Sistema di scrittura e pronuncia

  • a
  • ă
  • â
  • b
  • c
  • d
  • e
  • f
  • g
  • h
  • i
  • î
  • j
  • k
  • l
  • m
  • n
  • o
  • p
  • q
  • r
  • s
  • ș
  • t
  • ț
  • u
  • v
  • w
  • x
  • y
  • z
  • Ă ă – la "a" breve per il suono /ə/
  • Â â – la "a" con l'accento circonflesso per il suono /ɨ/
  • Î î – la "i" con l'accento circonflesso per il suono /ɨ/
  • Ș ș – la "s" con la virgola per il suono /ʃ/
  • Ț ț – la "t" con la virgola per il suono /t͡s/

La â è usata esclusivamente al centro delle parole; la sua versione maiuscola appare solamente in parole maiuscole.

La î e la â sono foneticamente e funzionalmente identiche. La ragione per la quale esistono entrambe è storica e denota le origini latine della lingua.

Alfabeto cirillico moldavo.

A Б В Г Д Е Ж Ӂ З И Й К Л М Н О П Р С Т У Ф Х Ц Ч Ш Ы Ь Э Ю Я

а б в г д е ж ӂ з и й к л м н о п р с т у ф х ц ч ш ы ь э ю я

Grammatica

Il rumeno è l'unica lingua romanza nella quale gli articoli sono enclitici, ossia si aggiungono alla fine dei sostantivi (come nelle lingue scandinave, bulgaro e macedone) anzi che trovarsi all'inizio (proclitici). Come accade in altre lingue romanze, si svilupparono a partire dai pronomi dimostrativi latini.

I sostantivi rumeni hanno tre generi: maschile, femminile, neutro. I sostantivi neutri si comportano come maschili al singolare e come femminili al plurale. A differenza dei sostantivi di genere neutro in latino che si distinguevano dagli altri generi.

I sostantivi la cui forma basica (singolare, nominativo, mancanza di articolo) termina con una consonante o vocale/semivocale -u, nella maggior parte dei casi sono di genere maschile o neutro. Se terminano in o -a, in generale sono femminili.

Maschile Femminile Neutro
om
uomo
bunică
nonna
drum
strada
bou
bue
carte
libro
cadou
presente, regalo
copac
albero
cafea
caffè
exemplu
esempio

Il rumeno ereditò dal latino cinque casi: nominativo, genitivo, dativo, accusativo e vocativo. da una prospettiva morfologica, il nominativo e l'accusativo hanno forme identiche per i sostantivi come il genitivo e il dativo (che però sono differenti per quanto riguarda i pronomi personali). Il vocativo è normalmente usato con i sostantivi che designano persone o cose alle quali ci si riferisce direttamente. Attualmente la tendenza è utilizzare il nominativo al posto del vocativo.

Con l'articolo determinato

Singolare Plurale
Nominativo
Accusativo
Maschile
băiatul
ragazzo
băieții
Femminile
mama
madre
mamele
Neutro
oul
uovo
ouăle
Genitivo
Dativo
Maschile
băiatului băieților
Femminile
mamei mamelor
Neutro
oului ouălor

Senza l'articolo determinato

Singolare Plurale
Nominativo
Accusativo
Maschile
băiat băieți
Femminile
mamă mame
Neutro
ou ouă
Genitivo
Dativo
Maschile
băiat băieți
Femminile
mame mame
Neutro
ou ouă
Singolare Plurale
Vocativo Maschile
băiatule/băiete băieților
Femminile
mamo mamelor
Neutro
oule ouălor

Dialetti

La differenza tra le varietà rumene sono principalmente di carattere fonetico. I rumeni parlano con accenti differenti.

I dialetti rumeni sono raggruppati in due tipi principali, del sud e del nord:

  • quelli meridionali hanno solo un sottodialetto:
    • valacco
  • quelli settentrionali consistono in più sottodialetti:
    • il sottodialetto moldavo
    • banato
    • Un gruppo di varianti intermedie transilvane finemente divise

Scioglilingua

  • Pipotele priponite în panoplia paralelipipedelor pompau pipăind pampoanele laptopurilor.
  • Mormolocii momiți mimetic comemoraseră ramificațiile milimetrice în magazin în dendometacinul lucidității memorialisticii înmărmurite numismatic.
  • Am o vâjâitoare care vâjâie ca un avion vâjâitor. Vâjâie tare vâjâitoarea, dar mai tare vâjâie avionul vâjâietor.
  • Când am zis c-am zis c-om zice, că tu zici c-am zis c-om zice, nici n-am zis c-am zis c-om zice, da tu zici c-am zis c-om zice.
  • Știu că știu că știu că-i știucă şi mai știu că știu că muşcă.

Parole tematiche

Proverbi tradizionali o espressioni idiomatiche divertenti e strane.

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